giovedì 23 febbraio 2012

Con Gli Occhi Della Verità

Diciamo che ho iniziato ad essere stabile e serena da quando ho incontrato Mr.A, o almeno da quando la nostra storia è diventata vera, tangibile, nostra appunto.

Da lì,ho iniziato a percepire quello che realmente volevo dalla mia vita, quali erano le persone che veramente volevo al mio fianco,ho iniziato a visualizzare realmente quelli che erano i miei profondi desideri, i miei progetti, la mia strada.E così sono arrivata fino a qui, ora sono stabile, non posso dire equilibrata perchè a mio avviso mai nessuno lo è veramente, ma stabile, centrata, serena.Posso ammettere in tutta consapevolezza che ho tutto quello che vorrei (  nel senso, è chiaro vorrei più soldi, più scarpe, più tempo libero...chi non lo vorrebbe ? ) ma ho tutto quello di non materiale che va bene a me per stare bene sul serio.

Ho imparato di più su me stessa, ho imparato ad ascoltarmi e ad ascoltare, ad accettarmi, a comprendere le parti di me più profonde e intricate.E scavando sono arrivata ad un punto.

E' pazzesco ed incr dibile come la nostra mente sia abile e perspicace, come sia in grado di offrirci quello di cui abbiamo bisogno al momento giusto, o meglio come sappia porci di fronte ad alcune sensazioni, emozioni solo quandosiamo veramente pronti ( o almeno così si spera) per accoglierle, elaborarle, affrontarle e nel mio caso soprattutto risolverle e superarle.

Ho perso mio padre quando avevo 21 anni, per una puntura di una vespa, e così con questa rapidità è volato via.Per almeno i 4 annni successivi alla sua morte ho cercato inconsapevolmente di tamponare tutto questo ricoprendolo e mascherandolo con altre cose che non mi facessero pensare a quello che era accaduto.L'ho ricoperto vivendo storie sbagliate, tormentate, l'ho tamponato con le droghe, con l'euforia, con progetti a breve termine che mi colmassero la mente.

Nel frattempo ho avuto periodi di buio totale, durante i quali ero consapevole di star vivendo il mio dolore, la mia sofferenza, durante i quali sapevo che avrei toccato il fondo per poi risalire.Effettivamente poi così è stato, ma il mio risalirenon è stato altro che un continuo tamponare e tamponare pensando di aver così superato il problema anzi, di averlo brillantemente superato.Avevo pianto tutte le mie lacrime ed ora ero pronta per ripartire.Ora riuscivo a parlare di mio padre agli altri,in maniera serena, piena di orgoglio quando descrivevo la sua personalità bizzarra e così simile alla mia.Riuscivo anche , e mi faceva stare tremendamente bene, a parlare a lui, rivolgendomi a lui, come in uno sfogo, in una preghiera, e così è stato per molto tempo.Me lo portavo dietro nei miei pensieri, nell'anello che un tempo era suo e che portavo sulla mia mano, me lo portavo tatuato sulla mia pelle, come un simbolo, un amuleto che non poteva mai mancare.

Poi qualcosa è cambiato.
Quando sono rimasta incinta, tre anni e mezzo fa circa, quelle sensazioni , quei pensieri si sono lievemente modificati, non parlavo più a mio padre come prima e a volte quando lo facevo la cosa invece di farmi stare bene, mi irritava, la rabbia stava arrivando ma io non volevo guardarla in faccia.
Miss D mi ha detto che è assolutamente normale quello che mi capitò, la nascita e l'arrivo di un figlio rievocano la perdita di una persona cara e nella nostra mente affiorano nuove sensazioni.A me capitò proprio così.O farei meglio a dire che mi sta capitando, sì perchè tutte queste cose sono riuscita, riesco a vederle, ad elaborarle, ad affacciarmi ad esse con lucidità, solo da pochi mesi a questa parte.Pazzesco vero ? Ho passato anni pensando di aver superato brillantemente il dolore e la perdita, e invece eccomi qua, a circa 11 anni dalla morte di mio padre ad affrontare ancora i miei mostri, se così li vogliamo chiamare.

La verità è che sono incazzata nera, il solo pensare a lui mi fa terribilmente innervosire e pianegere dalla rabbia, lo sto odiando e in tutto questo tempo non ho mai voluto ammetterlo, ho continuato a provare verso di lui lo stesso affetto, lo stesso amore come se lui fosse ancora in vita.Ma la realtà è che lui non c'è più, non c'è mai stato durante questi lunghi anni, o almeno non come credevo io.Ed io devo trovare il coraggio e non aver paura per dirgli che lo odio perchè mi ha abbandonata senza dirmi niente, che mi ha lasciata sola, che non ha mantenuto le sue promesse.Devo avere il coraggio di dirgli queste cose perchè tanto queste mie parole non possono ferirlo, non potrà rimanerci male e soffrirne, perchè non c'è più.E' morto.Non c'è.Non esiste più.

Esiste solo nei mio cuore e lì per sempre resterà.

Ora voglio affrontare queste cose.Voglio veramente superare con la consapevolezza che ho roa di me stessa, questo grande dolore.
Ho un percorso da seguire ora.Fino ad adesso la mia mente ha saputo gestire la situazione come meglio ha potuto, perchè così ero e quelli erano gli strumenti.Ora ne ho di nuovi e veri, sono cresciuta, maturata e  questo è un altro scoglio cge devo affrontare.
Per conoscermi ancora meglio, per fare pace con il dolore, la rabbia, per fare pace con mio padre.Per stare bene.

8 commenti:

  1. Mi sono commossa e ho sentito la tua necessità di "risalire" ancora da quel mare che ti ha avvolta per tutti questi anni.
    In bocca al lupo, già mi sembri sulla buona strada ! baci !! :)

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  2. tesoro.. capita, che dolore immenso. Ora però sei una donna nuova, piena di amore e responsabile. Hai un figlio e quindi sei anche tu una miracolata.. tutti veniamo privati, chi prima chi dopo, delle persone a noi care.. questa è la vita e tu lo sai bene. In compenso nascono vite da noi stessi, capaci di colmare anche grandissime mancanze come quella di tuo padre. Non posso aggiungere altro, tranne che ti sono vicina e che ti stringo a me! un carezza, ora guarda la tua creatura.. vedrai troverai un pò di sollievo.
    Valerie

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  3. Un passo alla volta mia cara,hai gia' fatto dei grandissimi progressi,datti tempo vedrai che arrivera' tutto con naturalezza...
    Un abbraccio

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  4. mi ha commosso tanto questo post. ho cercato di immedesimarmi ma credo di capire che tu abbia intrapreso un percorso molto impegnativo ma che ti sta portando a rielaborare. sei forte mia cara. già questo post evidenzia il fatto che tu stia procedendo a grandi passi. lui è sempre con te, capisco la rabbia, la comprendo benissimo, ma sai che la tua vita è ora piena, viva, unica e il suo ricordo ti abbraccerà sempre e sarà parte di te, ovunque andrai. e ti sentirai ogni giorno più forte, vedrai.

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  5. Un post molto intenso. Credo ci voglia molto tempo per elaborare una perdita. Qualche volta non si ha la forza di farlo.

    Un abbraccio

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  6. credo che prima di riconciliarsi col dolore bisognerebbe farlo con sè stessi, ovviamente quando si subisce una perdita come è successo a te c'è la recriminazione delle cose non dette, della mancanza di tempo e di tutto quello che c'era ancora da fare/dire/imparare insieme, lo so perchè per me sono quasi 5 anni, avevo un'altra età e un'altra consapevolezza ma anche quando mi sono resa conto che era il momento non ero pronta e non lo sarei nemmeno adesso. Ognuno ha i suoi tempi e modi di metabolizzare, ogni tanto credo di esserci riuscita poi in giorno come questo mi sembra di non riuscire nemmeno a respirare. Un abbraccio

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  7. passa da me.. potrebbe interessarti!! bises

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  8. a tutte voi...mi scuso per la mia assenza di questi giorni...e vi ringrazio infinitamente per tutti i vostri dolcissimi e sentiti pensieri... non potete capire quanto siano importanti per me ! vi voglio bene !

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